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I Buonvisi

 

I Buonvisi (una delle più antiche e potenti famiglie di Lucca),
conosciuti già nel medioevo, in tutte le corti europee come Banchieri e commercianti, realizzarono la loro fortuna con il commercio della seta e con la gestione di alcune banche, in seguito con la scoperta del nuovo mondo, espansero i loro commerci anche oltreoceano, divenendo a un certo punto, la famiglia più ricca di Lucca, fra dentro e fuori le mura cittadine, possederono ben 19 ville. Villa Buonvisi, la principale e unica “Villa Lucchese” all’interno delle mura, conosciuta oggi come “Villa Bottini”, venne edificata nel XVI secolo, da Bernardino Buonvisi.
 
 
A partire dai primi anni della Repubblica, fino al tempo del Principato di Elisa Baciocchi, i suoi appartenenti parteciparono attivamente, in vari periodi, all’amministrazione della città, ai tempi della repubblica, per diversi anni ricoprirono un ruolo importante nel Consiglio degli Anziani e fu uno di loro Martino Buonvisi (gonfaloniere e in seguito anche ambasciatore della repubblica presso l'imperatore), nel 1532 ha soffocare nel sangue la famosa rivolta “Degli Straccioni”, nella notte tra il 9 e il 10 aprile penetrò in città da porta S.Donato con circa 600 uomini del contado a cui si unirono alcuni cittadini armati, sconfiggendo e cacciando i rivoltosi.
 
Nella storia della famiglia, un altro personaggio si trovò coinvolto in un fatto di sangue, Il 1 giugno 1593, Lelio Buonvisi venne fatto massacrare con 19 coltellate, dalla moglie Lucrezia Malpigli e dal suo amante Massimiliano Arnolfini, l’amante, venne murato vivo in una torre a Viareggio e la moglie fu costretta a farsi monaca.
 
Nel 1568, Carlo Diodati nipote di Martino Buonvisi, nato dal matrimonio di Anna Buonvisi, con il gonfaloniere Michele Diodati, dopo esser stato imprigionato per eresia a Roma dall’inquisizione e bandito da Lucca, si rifugiò a Ginevra dove nel 1625 vi morì, tragica fine, per chi aveva avuto alla nascita come padrino, l’Imperatore Carlo V (si era offerto prima della nascita nel caso fosse stato maschio e chiamato come lui) e il Papa come celebrante della funzione.
 
Tra i vari Buonvisi sono da ricordare anche: Lorenzo Buonvisi, artefice insieme a Pietro Cenami, della congiura che destituirà nell’agosto del 1430, Paolo Guinigi dalla guida di Lucca e il cardinale Francesco Buonvisi (1626 – 1700), Papa Innocenzo XI, lo nominò cardinale, dopo esser stato Nunzio apostolico in Polonia e in Austria, dopo la nomina nel 1690 si trasferì a Lucca come arcivescovo.
 

 

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