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Erboristeria lucchese e toscana
 
L’uso dell’erbe per combattere le malattie, si perde nella notte dei tempi, con l’arrivo delle medicine moderne, nei paesi industrializzati la conoscenza di questi rimedi naturali, tramandati per intere generazioni di padre in figlio è andata persa in parte. Ultimamente l’erboristeria, è stata riscoperta e rivalutata, oggi sempre più persone cercano nell’erbe, quei principi attivi e quelle proprietà riprodotte chimicamente nelle moderne medicine. Nella tradizione popolare, spesso l’erbe hanno avuto utilizzi diversi, a secondo della regione o anche dalle varie zone geografiche all’interno della stessa. In questa rubrica, racconteremo i vari utilizzi fatti in antichità dalle popolazioni toscane, forse oggi tutte non sembreranno efficaci, ma in quei tempi la scienza muoveva i primi passi, le malattie non erano conosciute nei dettagli e spesso venivano attribuite a spiriti maligni, esistevano veri conoscitori d’erbe, in grado di produrre rimedi efficaci, ma esistevano anche i ciarlatani ( alle porte del XXI secolo questi purtroppo non si sono estinti del tutto)                                       
 
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Cipresso  (Cupressus sempervirens)
Garfagnana - Per combattere gli arrossamenti cutanei dei neonati lavare le parti con un decotto di galbuli
Monte pisano - Impacchi di decotto di galbuli come antireumatici
Apuane settentrionali - L’idrolito di Galbuli veniva utilizzato come colluttorio
Versilia - Impacchi di decotto di galbuli come antireumatici
Senese  - Come antiemorroidario veniva usato il decotto di galbuli per effettuare dei lavaggi locali
 
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Aglio
Apuane  settentrionali  -  I bulbi o le piante fresche, per applicazioni sui calli
Val di Lima Pistoiese  -  Pezzi d'aglio, venivano tenuti in bocca per difendersi dal contagio di malattie batteriche
Appennini della Garfagnana  -  I bulbi, venivano strofinati sulle ferite per disinfettarle
Lunigiana  -  Dall''aglio riscaldato nell'olio d'oliva, ottenevano una lozione, da strofinare localmente per combattere i reumatismi
Val di Serchio  -  Per combattere la tosse cattiva, veniva portata una collana d'aglio al collo.
 
Cicoria selvatica  (Cichorium intybus L.)
Arcipelago toscano - Il decotto di foglie Lasciato "al sereno" una notte come depurativo e lassativo
Monti Pisani - Decotto dell'intera pianta per digerire e come antinfiammatorio
Garfagnana - Decotto di foglie per aperitivo e come depurativo
Senese - Infuso di foglie con rosmarino, come antinevralgico - infuso di foglie con rosmarino e limone, come antinfiammatorio
Versilia - Infuso di radici come antinfiammatorio
 
Cipolla
Grossetano  -  Un pezzo di bulbo fresco lo applicavano sulle punture d'insetti
Isole toscane  -  Il decotto veniva bevuto per eliminare i catarri
Senese  -  Il bulbo cotto veniva mangiato per un'azione lassativa
Versilia  -  I bulbi freschi gli applicavano sui brufoli per toglierli
Apuane settentrionali  -  Il bulbo fresco lo strofinavano sui calli fino alla loro eliminazione
 
Frassino
Apuane - Veniva bevuto un infuso di foglie come diuretico
Monti pisani - Come antidolorifico si usava bere un decotto di corteccia e foglie
Versilia - Come antidolorifico veniva ingerito un decotto di  rami fioiti
Garfagnana - Infuso di foglie per combattere la ritenzione idrica e la gotta
 
Olivo
Versilia - L'olio, mescolato ad acqua di calce veniva applicato sulle bruciature
Versilia - L'olio veniva spalmato sui piedi, per curare i geloni
Senese - I decotti di foglie, venivano ingeriti come antiipertensivo
Appennini della Garfagnana  - L'olio, messo in un guscio di noce e intiepidito con un ferro da stiro,veniva versato (alcune gocce), nell'orecchio in caso di otite
Lunigiana - L'olio, mescolato alla farina di grano, veniva applicato sulle bruciature.
Colline pisane - L'olio, miscelato con succo di limone, veniva ingerito in caso di calcolosi biliare
Isole toscane - Agli ubriachi, veniva fatto bere mezzo bicchiere d'olio.
 
Parietaria    (Vetriola, Muraiola)
Grossetano  -  Infuso di foglie bevuto come digestivo
Collodi ( Pescia ) -  Decotto di parietaria e salvia veniva bevuto per combattere le infiammazioni gastro intestinali
Senese  -  Decotto per combattere la cistite
Val di Serchio  -  Il decotto si usava per depurare l'organismo
 
Salvia
Val di Lima Pistoiese - Infusi di foglie come antinfiammatorio della gola, per combattere stati d'ansia e per rafforzare la memoria
Apuane settentrionali - Foglie fresche per la pulizia dei denti e come disinfettante per le gengive 
Colli pisani - Decotto di foglie come antireumatico e per combattere tonsilliti e stomatiti
Garfagnana - Le foglie fresche venivano usate come dentifricio e per sbiancare i denti, l'infuso di foglie era considerato un buon ricostituente
Senese - Infuso di foglie come antinfiammatorio per faringiti e stomatiti
Isole toscane - Infuso di foglie in caso di coliche gastro-intestinali

 

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