Home
Borghi
Storia
Rievocazioni
Turismo
Cucina
Erboristeria
Cultura
Frammenti di storia di Lucca
XVI Secolo XVII Secolo XVIII Secolo XIX Secolo

 

XV Secolo
Gli Antelminelli rientrano dall’esilio - Lucca nel 1454 aderisce alla pace di Lodi e alla Lega formata da Venezia, Firenze e Francesco Sforza succeduto nel 1447 al Visconti. L’alleanza con Firenze, assicurò alla repubblica un periodo di pace, anche se i fiorentini, per mezzo di alcune famiglie lucchesi (fra le quali i Guinigi e i Poggi), cercarono sempre d’impadronirsi, indirettamente della città. Il Consiglio degli Anziani, per evitare colpi di mano e cercando di riappacificare le varie fazioni, all’interno della repubblica, richiamò dall’esilio alcune prestigiose famiglie, bandite alcuni anni prima, ciò permise il rientro degli Antelminelli e degli Obizi.

 

XVI Secolo
La congiura dei Poggi -  Nel 1522  i provvedimenti presi dal governo della città per risolvere una contesa per la nomina del rettore della chiesa di S.Giulia fra gli abitanti della contrada, spalleggiati dai Poggi e il Protonotario apostolico Bartolomeo Arnolfini, provocarono l’ira dei Poggi che durante un’udienza uccisero il Gonfaloniere Girolamo Vellutelli assalendo in seguito la casa degli Arnolfini. Il popolo di Lucca scese in strada a difesa degli Arnolfini e costrinse i Poggi a ritirarsi, gli Anziani del Consiglio, per evitare altri scontri fra i cittadini concessero di lasciare la città a quattro capi della rivolta e processarono alcuni appartenenti alla famiglia, sette furono decapitati, due impiccati e altri dichiarati ribelli e banditi, dopo avergli confiscato i beni. L’odio e il rancore verso questa famiglia a Lucca durò per qualche secolo, come lo dimostrano alcuni atti pubblici redatti nei secoli successivi dove viene confermato il bando emesso dagli Anziani

 

XVII Secolo
Contrasti con l'Ordine dei Cavalieri di Malta - Nel 1634, la Repubblica di Lucca, stanca del comportamento tenuto dagli aderenti all’Ordine dei Cavalieri di Malta, che abitualmente giravano per le vie armati, abusando di alcuni privilegi, concessi a loro da Papa Urbano VIII 1623 – 1644,, contravvenendo cosi le leggi della repubblica, il governo per riportarli all’ordine, emanò un apposito decreto, nel quale minacciava di arrestare e consegnare al papa, quei Cavalieri che rimanessero coinvolti in risse e fatti di sangue. I cavalieri indignati, scelsero di ritirarsi a Pisa non ammettendo più lucchesi nell’Ordine, il Papa intervenne a loro favore presso la repubblica, che per non inimicarselo ritirò il decreto, ma per far ritornare i Cavalieri sui loro passi, il pontefice impiegò alcuni anni (1638), furono necessari molti moniti e bolle

 

XVIII Secolo
Cosimo III dei Medici contro Lucca - Nei primi mesi del 700, Lucca rischiò di perdere la sua libertà e questa volta il pericolo, non venne da oscure trame politiche, ma da alcuni uomini del contado, estranei alla politica. A Pietrasanta, città medicea e non soggetta alla repubblica, erano imprigionati due lucchesi, che nell’agosto del 1699 alcuni suoi amici, di Camaiore a di Montignoso, riuscirono a far evadere, forzando la porta del carcere, questa banale evasione, fece infuriare Cosimo III Granduca di Toscana (sempre in cerca di un pretesto per ammettere Lucca al Granducato),che  rispose all'offesa prendendo in ostaggio, i Governatori di Montagnoso e di Camaiore, dopodichè intimò ai lucchesi l’arresto e la consegna dei responsabili, al rifiuto dei lucchesi, Cosimo III, rispose facendo arrestare a Pescia 18 lucchesi, che erano li per caso. Lucca, benché fosse una piccola repubblica, grazie ai suoi mercanti e banchieri, sparsi per le varie corti europee, godeva della protezione di Vienna e Madrid e le due potenze europee, tempestivamente informate dei fatti dai lucchesi, con l’appoggio di Luigi XIV di Francia, nipote del re di spagnolo Filippo IV, si adoperarono subito per risolvere la questione, raggiungendo dopo tre anni, un accordo tra le due parti, tramite il cardinale D’Estrèes. A Cosimo III, venne impedito di sottomettere la piccola repubblica e a Lucca, negli anni successivi, per “riconoscenza”, gli toccò finanziare le due corti, 16.000 scudi furono versati alla Spagna e 144.000 scudi vennero dati all’erario dell’impero. 

 

XIX Secolo

Gli Inglesi occupano Lucca – il 10 dicembre 1813 le truppe inglesi sbarcarono a Viareggio, Lord Bentik al comando di circa 1.000 soldati e un cannone, marciò su Lucca sventolando curiosamente una bandiera con scritto “Indipendenza d’Italia”, la guarnigione a difesa di Lucca era scarsa, poche centinaia di soldati e quando Lord Bentik piazzato il suo cannone sparò un colpo, che forò la porta S.Donato si arresero immediatamente e fecero entrare le truppe Inglesi in città. L’occupazione Inglese non durò molto tempo, la notte dopo il loro ingresso in città (11 dicembre), temendo l’arrivo in forze dei Francesi provenienti da Firenze,  abbandonarono Lucca ritornando a Viareggio, da dove salparono immediatamente. Elisa Baiocchi, giunta da Firenze il 13 dicembre, adirata dalla mancata resistenza delle truppe lucchesi e viareggine condannò a morte, tramutando in seguito la condanna in prigione a vita lo Zibibbi comandante della piazzaforte di Viareggio

 

Storia  
Home
  Info