Comune di Borgo a Mozzano
Dezza
    
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Il paese di Dezza, formato dalle borgate di Dezza Alta e Dezza Bassa, esistente probabilmente fin dai tempi antichi, secondo gli studi effettuati da Riccardo Ambrosini (glottologo e linguista lucchese), esperto in toponomastica lucchese, prese vita, da un primo “Fundus” romano, appartenuto ad un certo “Decio” o “Deciu”, ipotesi basata sull’esame del toponimo, di chiara origine gentilizia, ma che trova un riscontro, anche nell’espansione romana, avvenuta in quella zona, soprattutto lungo la famosa via Claudia o Clodia Nova, che il console romano Claudio Marcello, all’indomani della vittoriosa campagna militare delle legioni romane, sulle tribù dei Liguri Apuani (180 a.C.), fece realizzare, lungo la valle del Serchio.

Prima grande via di comunicazione (dal percorso non ancora determinato con certezza in alcuni tratti), realizzata in quella zona, che permise l’insediamento e lo sviluppo di numerose “Ville” e “Domus” romane, dalle quali poi nacquero, la maggior parte degli attuali borghi.

L’Ambrosini, dopo aver esaminato i toponimi, quasi tutti di origine gentilizia, dei vicini centri urbani, riuscì a ricavarne un suo percorso, basandosi sull’etimologia dei nomi, nel tratto Sesto di Moriano (“sextus lapidem”) – Diecimo (“Decimum lapidem”), posti rispettivamente al sesto miglio e al decimo miglio della strada, che avrebbe avuto il seguente tracciato: Sesto di Moriano – Domazzano – Valdottavo (“octavus lapidem”, ottavo miglio) - Partigliano – Celle – Villa Roggio – Dezza – Diecimo, per una lunghezza complessiva di 7 Km, le 4 miglia romane che distanziavano i due borghi “capolinea”, non escludendo la presenza in loco, di altre vie minori, sentieri o vie poco percorribili, con merci ed altro, in grado di raggiungere Diecimo, fra queste considerò anche quella passante per la chiesa e Ospedale di S.Martino in Greppo.

Se la fondazione in tempi antichi di Dezza Alta, può essere convalidata dalla presenza della chiesa, intitolata a S.Elisabetta, sicuramente la presenza della strada romana, influì moltissimo, sulla formazione della borgata di Dezza Bassa, dove nell’800, il Ducato di Lucca, istituì anche una dogana di 2° classe (Dezza allora contava quasi 200 abitanti), la strada, sicuramente modificata nel corso dei secoli, in quel periodo, ricopriva ancora un importante ruolo, senza dimenticarsi che intorno al Mille, da lì si poteva controllare l’accesso (compresi i dazi), alle Terre di Pescaglia e tramite i passi apuani, ai castelli della Garfagnana, come possiamo notare, esistono una serie di indizi (anche commerciali,) che in quel periodo generavano sviluppo edilizio, Camaiore nacque da una semplice Posta - Osteria romana

Nel corso dei secoli Dezza, condivise quasi sempre la sorte con il vicino Diecimo, inizialmente entrambi furono sottoposti alla giurisdizione della Vicaria di Coreglia, per un breve periodo, rinominata anche Contea di Francesco Castracane (XIV secolo), nel 1562, Dezza entrò a far parte della nuova Vicaria di Borgo A Mozzano, ma nel secolo successivo, quando le truppe degli estensi, da Fabbriche di Vallico, iniziarono a minacciare le terre di Pescaglia, la Repubblica di Lucca, il 23 Agosto 1602, istituì la Vicaria di Pescaglia o di Valdiroggio, il borgo di Dezza, venne separato da Diecimo e inserito nella neonata vicaria, solo nell’800, con i nuovi ordini territoriali, rientrerà sotto la giurisdizione di Borgo a Mozzano.

Dezza, la troviamo rammentata, anche nello Statuto della Repubblica di Lucca, del 1308, dove i lucchesi, gli imposero di partecipare alla processione di Santa Croce a Lucca, con un cero di due libbre, offerta che nel 1539 verrà dimezzata.

Chiesa di S.Elisabetta

La chiesa intitolata a S.Elisabetta, fondata in epoca sconosciuta, nei primi decenni dell’800, fu interessata da un grande intervento di ristrutturazione e ampliamento che gli fece assumere l’attuale fisionomia, sul fianco sinistro della chiesa, era presente anche un antico cimitero, che nel corso dei secoli, venne soppiantato da un colonnato che poi fu chiuso sui lati, creando così nella fabbrica, una finta navata, che le conferisce l’attuale aspetto a tre navate.

 

   
Dezza Bassa
   
Dezza Alta
   
 
   
Chiesa di S.Elisabetta