Comune di Borgo a Mozzano
Motrone
    
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Lungo la riva destra, del torrente Turrite de Cava, su uno sperone roccioso, chiamato “Il Bucine”, sorse il borgo di Motrone (Mutrone), antico castello Apuano, già ricordato in una pergamena datata 995, nella quale il Vescovo Gherardo, allivellò in località “Moteroni” alcune case “masserizie”, con annesso una chiesa, dedicata a S.Giusto, per un censo annuo di 60 denari d’argento, ad un certo Ildeberto, altre notizie di questo borgo fortificato, appartenente in quel periodo al Vescovato di S.Martino in Lucca, le ritroviamo all’interno di un documento del 1062, nel quale Papa Alessandro II (1061 – 1073), già Vescovo di Lucca con il nome di  Anselmo da Baggio, concesse gli stessi beni in allivellamento a Sigefredo dei Suffredinghi.

Con la riappacificazione provvisoria, di Federico II, con Papa Gregorio IX, l’Imperatore nei primi mesi del 1244, ne entrò in possesso, assegnandolo al figlio illegittimo, Enzo, Re di Sardegna e Legato Imperiale, alcuni mesi dopo i lucchesi, sostenitori di Federico II e da sempre, intenzionati a espandere la loro giurisdizione sulla Garfagnana, grazie a una cospicua somma di denari, riuscirono ad acquistare il castello di Motrone (nel 1308 risulta partecipare alla processione di S.Croce, con un cero di 5 libbre).

Nel dicembre del 1429, il castello di Motrone, finì sotto il dominio dei fiorentini, penetrati nella Valle del Serchio, con le truppe di Niccolò Fortebracci.

Bartolomeo da Gualdo, Rinieri di Provenza e Guerrieri da Farnese, lo usarono per un breve periodo come base, durante il loro assalto a Gallicano e come avamposto per minacciare le “Terre” di Vallico di Sotto e Vallico di Sopra.

All’inizio del  XVII secolo, Motrone  resterà coinvolto in un’altra guerra, questa volta sotto le insegne lucchesi, fronteggerà i due paesi di Vallico, finiti in mano Estense, il 27 agosto 1618, con la conferma della sentenza del Senato di Milano, che concesse gran parte della Garfagnana agli Estensi, il borgo ritroverà la pace e nel 1963, entrerà a far parte del comune di Borgo a Mozzano.

Dell’antico castello, sorto nella parte più in alto dello scoglio roccioso del “Bucine”, presso la chiesa di S.Giusto oggi restano poche tracce, fra le quali una Porta, con l’iscrizione:  

D.O.M (LIBERTAS) M.S.Q.S. 

Interpretata dallo storico Francesco Maria Pellegrini come”Deo optimo Libertas maneat serveturque sempre”

Chiesa di S.Giusto

La chiesa parrocchiale di S.Giusto “ Ecclesia S. Justi de Motrone”, nell’elenco delle chiese della Diocesi di Lucca, del 1260, con una rendita di 75 Lire Pisane, la troviamo sottoposta alla Pieve di Decimo. Nello Statuto del comune di Lucca, del 1308, la Repubblica gli impone di partecipare alla processione della Santa Croce, con un cero di 5 libbre.

La chiesa, fondata prima del Mille, all’interno del castello, nel corso dei secoli fu ristrutturata e ampliata diverse volte, la sua sacrestia, ad un certo punto, venne ricavata all’interno di un locale della fortezza

Romitorio di S.Ansano

 

 

   
  
 
  
 
  
 
   
  
 
   
  
 
   
Romitorio di S.Ansano