Comune di Bagni di Lucca
Granaiola
    
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Il borgo di Granaiola, dal latino “Granus” Grano (frumento che in epoca romana veniva seminato o immagazzinato in quel luogo) inserito nel “Fines Contronenses”, viene citato più di una volta nei documenti antecedenti al Mille, le prime notizie che documentano la sua esistenza, le troviamo all’interno di una pergamena del 793, nella quale il Rettore di S.Pietro a Fornoli concede in allivellamento dei beni “in loco Villa”, ad un certo Alpertulo di Granaiola.
Granaiola, iniziò il suo sviluppo con l’arrivo dei Signori Longobardi in Val di Lima, fino al 983 appartenne al feudo dei Suffredinghi, poi il Vescovo di Lucca Teudigrimo iniziò ad allivellare dei beni locati in Granaiolo e nei suo pressi, al Visconte Fraolmo del fu Fraolmo, appartenente al potente casato dei Corvaresi, che nel Mille in Val di Lima ottennero diverse “Terre” in feudo, il loro dominio su Granaiola non durò a lungo, nel 1047 il Vescovo di Lucca Giovanni II, concesse in allivellamento le “Terre” (compresa Granaiola) appartenenti ai Nobili di Corvaia, ad alcuni personaggi privi di titoli nobiliari, alcuni anni dopo a Granaiola fece la comparsa un altro nobile casato di origine Longobardo, i “Porcaresi”, la loro presenza viene confermata in un documento del 1105, nel quale la Contessa di Matilde trovatasi a Villa Faxano (Pieve Fosciana), assicurò come placito a Pietro Abate di Pozzeveri, le rendite di alcune “Terre” (fra le quali Granaiola) appartenenti a Ildebrando del fu Pagano (Porcaresi), deceduto in quel periodo e probabilmente senza discendenza diretta, vista la stretta amicizia che legava Pagano e suo figlio con la Contessa Beatrice di Lorena e sua figlia Matilde. Con lo scoppio delle guerre Comunali, Granaiola come gli altri paesi della Val di Lima cercò in tutti i modi di sottrarsi al dominio lucchese, Lucca dopo una lunga serie di guerre, combattute con i Nobili Garfagnini e Versiliesi (i Cattanei), che più di una volta ricorsero dell’aiuto dei pisani e del Papa, riuscì tramite Federico II ad impossessarsi della Val di Serchio, e Granaiola venne posta sotto la giurisdizione della “Vicaria di Coreglia”, in seguito agli eventi politici che si susseguirono alla morte di Castrucio Castracane, il borgo nel 1355 entrò a far parte della Contea di Coreglia, istituita da Carlo IV in favore di Francesco Castracane degli Antelmineli, rimanendoci sottoposto fino alla morte del Castracane, poi dopo esser ritornato sotto la Vicaria di Coreglia, il borgo nel 1562 verrà inserito nella Vicaria di Borgo a Mozzano e solo alla fine del XIX secolo, legherà definitivamente il suo destino col comune di Bagni di Lucca.
A Granaiola, nel 1513 nacque Nicolao Dorati, primo compositore di musica lucchese, che nel 1443 fu nominato maestro della Cappella di Palazzo a Lucca, molte delle sue opere furono pubblicate a Venezia (Madrigali a 5 – 8 voci, Madrigali a 8 voci......).

Chiesa di S.Michele Arcangelo

La sua chiesa intitolata a S.Michele Arcangelo inizialmente fu sottoposta alla vecchia Pieve di S.Giulia “in loco Controne”, successivamente, con il riordino di quello strano Plebanato di Controni, che arrivò ad avere le due Pievi di:S.Giulia in loco Villa o in loco Granaiolo” e “S.Stefano di Bargi”, venne sottoposta definitivamente alla nuova Pieve di “Villa Terenzana” (Monti di Villa), che ottenne le prerogative ecclesiastiche della vecchia Pieve di S.Giulia in loco Villa o in loco Granaiolo”, andata distrutta. Oggi la chiesa di S.Michele nonostante alcuni interventi di ristrutturazione, eseguiti nei secoli, conserva ancora qualche traccia del suo aspetto originario, sopra la porta d’ingresso del campanile all’interno di una lunetta, si intravede sempre un bassorilievo raffigurante un uomo con la spada e alcuni animali, nel 1887 venne restaurato anche il campanile.